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Verona è la cavia del Grande Fratello? Il Garante ha emanato un nuovo provvedimento sulla videosorveglianza. Personalmente credo che questo provvedimento sia un ottimo traguardo. Tuttavia forse per causa di qualche influenza del “pacco sicurezza” (D.Lge 23 feb 2009,n. 11) , ci sono ancora dei forti dubbi. Si sono aperti dei clamorosi buchi di sicurezza per la privacy dei cittadini: Si prevedono sistemi centralizzati di controllo, una cosa che prima di questo provvedimento, sembrava non molto gradita dal Garante. Ma non è tutto qui: Si può fare un’installazione massiva di telecamere, molte senza informativa? Ovviamente il Garante si è impegnato al massimo per evitare fenomeni di violazione della privacy, qui non si intende giudicare l’operato del Garante e nemmeno criticarlo. Si parla del pacco sicurezza: L’assenza di informativa prevista per alcuni tipi di telecamere o per alcune “caste” potrebbe salvare moltissime realtà che hanno installato telecamere per anni senza informativa. Perché non si obbliga a mettere l’informativa su tutte le telecamere? Hanno qualcosa da nascondere? Non vogliono che la gente sappia quante ce ne sono? Non vogliono che la gente si senta sicura perché ci sono le telecamere? Non vogliono che la gente si senta troppo sorvegliata perché ci sono troppe telecamere? Il Garante ha sentito il parere del Ministero degli interni. Personalmente non escludo che ci possa essere l’interesse, da parte del ministero, di intercettare il più possibile per reprimere i reati. In passato la videosorveglianza per la repressione dei reati è gia stata considerata un uso abusivo. Per avere una risposta, o forse semplicemente per correlazione, è interessante vedere cosa si propone per la città di Verona: 24.03.2010 La videosorveglianza per la sicurezza urbana di Verona Il ministro dell'Interno vara un progetto sperimentale che mette in collegamento tutte le telecamere pubbliche e private esistenti sul territorio. Un bel sistema di videosorveglianza intelligente. Traccerà gli spostamenti di tutti? Per seguire i criminali è necessario il riconoscimento biometrico e/o del volto. Poi è da capire come questo sistema interpreta e comprende le operazioni sospette e soprattutto in base a cosa. Ma soprattutto tali dati personali, di movimento, suoni ed immagini, come vengono trattati? Verona entra in uno stato Orwelliano di Polizia? Questo sistema di fatto è un clamoroso passo in avanti per il Grande Fratello. Esso nasce a Verona e può essere esportato in altre città. Ipotizziamo: Potranno vedere tutti i percorsi che fate, quale è la rete dei vostri amici o amiche, potranno tracciare la vostra posizione politica, sessuale, religiosa, etc… Questo è un grave problema di sicurezza. Non dico nemmeno “conoscendo i tipi di partiti implicati quali possono essere questi programmi? La caccia all’extracomunitario?” , ma mi limito ad affrontare il tema dal punto di vista basilare. In questo contesto occorre anche considerare il diritto alla libera circolazione delle persone che si trovano legalmente nel territorio di uno Stato, diritto tutelato dall'articolo 2 del protocollo n. 4 addizionale della Convenzione europea per la protezione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Tuttavia il provvedimento del Garante dovrebbe, del tutto o in parte, impedire tutto questo sistema intelligente di videosorveglianza. Lo farà? Oppure la parola della neolingua “sicurezza” <=> “controllo” è un’ottima password per violare i diritti delle persone? Ma a Verona ne avranno discusso democraticamente oppure si tratta di una decisione presa dall’alto? Il problema principale sembra creato dal pacco sicurezza che da ai comuni, ai sindaci etc... la possibilità di usare la videosorveglianza. C’è chi pensa che quando i nostri dipendenti politici stavano lavorando a questo pacco sicurezza, il Garante avrebbe potuto dire la sua opinione, visto che si parlava di un’importante modifica della videosorveglianza urbana. Dai documenti ufficiali emerge che non era presente, che non si è espresso. Magari sono solo due righe in un decreto d`durgenza, magari con la fiducia... Ogni lasciata è persa, infatti eccoci qua. Le telecamere di videosorveglianza sono sempre state un sistema che permette di vedere cosa è successo dopo che il reato si è consumato. Le telecamere non dissuadono dal commettere i reati. Questa cosa può essere valida solo per il ladro di polli, che magari in presenza di telecamere agisce a volto coperto. Le telecamere non sono solo un deterrente inefficace per chi commette reati, ma sono un deterrente efficace per la libertà delle persone. C’è un nuovo trend per fare business con la videosorveglianza: Si tratta di far credere che questi sistemi sempre più sofisticati possano essere usati per scovare i criminali prima che commettano reati. C’è chi sviluppa creativamente sistemi per propinare roba da vendere, avere soldi con il denaro pubblico incurante della privacy dei cittadini. Provate ad immaginare cosa può succedere al dissenso, quello legale intendo. In futuro i politici potrebbero studiare tutta la vita dei loro oppositori politici? Soldi e potere, chi non li vorrebbe? Provate ad immaginarvi di avere il controllo totale della città, di poter interrogare il sistema, sapere con ricerche incrociate tutto sulla vita specificatamente di chiunque. Arrivereste a controllare le persone? Pensare di essere al sicuro perché ci sono le telecamere è una balla colossale. Le telecamere sono un problema di sicurezza perché oltre al fatto di farci sentire sorvegliati (quindi non al sicuro), non fermano i reati. La videosorveglianza intelligente non sarà mai intelligente come una persona che chiama il 113. La videosorveglianza non sarà mai operativa come una pattuglia di polizia che interviene sul posto. Qual è il gioco di appalti e società che ci sono dietro? Perché i costi della videosorveglianza sono lievitati sempre di più negli ultimi anni, a parità di sistemi? Vogliamo veramente dare la nostra sicurezza in mano alle telecamere? Vogliamo veramente disfarci della nostra privacy, e così della nostra sicurezza, per installare telecamere per la nostra sicurezza? Un altro problema è dovuto al fatto che se non sei d’accordo ti devi adeguare e basta. Le installano! Siamo stanchi di essere videosorvegliati nei mezzi pubblici, per le strade, ovunque, solo perchè qualcuno deve fare business. Questa è la peggiore eredità che ci lasciano i criminali ed i terroristi: La possibilità per certe aziende di fare business a discapito della nostra libertà. Link correlati: • La videosorveglianza per la sicurezza urbana di Verona • Provvedimento sulla videosorveglianza 2010 • Provvedimento sulla videosorveglianza 2004 • Italia, il Grande Fratello è arrivato in città? • PI: Grande fratello metropolitano, la risposta al Garante • Decreto Legge 23 feb. 2009, n. 11 • Legge 23 apr. 2009, n. 38 Link oscurato? • Mappa delle telecamere "Big Brother Viewer" • Argos e Hydra un problema per la privacy futura
Postato il 06/05/2010 alle 13:59 | Scrivi |
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