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Imob Venezia: Per tutta la vita del sig. Rossi. Ci eravamo gia espressi negativamente sull’IMOB ed il tracciamento degli utenti. A quanto pare ACTV ci riprova. Questa volta non c'è solo l'obbligo di convalida ma mettono pure i tornelli. Quindi è in atto un sistema altamente costrittivo per tracciarci tutti. Non bastava l'acqua (per spostarci tra le isole della laguna dobbiamo usare i mezzi ACTV), adesso i tornelli. Come se non considerassero la scomodità ed i problemi pratici. Ci sarebbe la famigerata legge regionale che ci obbliga a "bippare" l'imob, tuttavia la decisione è lasciata all'azienda di trasporti. Ma quanto è applicata questa legge? In realtà ci siamo accorti, facendo delle ricerche, che in Veneto solo 2 aziende hanno l'obbligo di convalida dell'abbonamento ad ogni corsa ed ad ogni cambio: ACTV e ACTT. Per la stragrande maggioranza di aziende di trasporti, si usa ancora lo stesso sistema cartaceo che c'era prima di IMOB. Per la gestione dei flussi e delle coincidenze, nei moduli di richiesta degli altri abbonamenti, si devono scrivere le tratte, i percorsi e gli orari. Così gestiscono i flussi. Abbiamo condotto una ricerca sulle società di trasporti e sulla "gestione dei flussi". É emerso che per gestire i flussi serve sapere quante persone entrano ed escono dai mezzi, non specificatamente quali persone. Nei punti di scambio per individuare altri dati è sufficiente vedere i numeri di quanti entrano e quanti escono. Grazie ad alcuni sondaggi ed indagini, sui vari sistemi centrali dei vari tipi di "imob" di diverse aziende di trasporti, emerge che non serve sapere chi va dove, ma servono solo le quantità. Per quanto riguarda ACTV la risposta è stata: "non sappiamo nemmeno noi perchè i dati sono associati al nome". A questo punto è chiaro che ci troviamo di fronte ad un'eccedenza di dati (art.11 com. 1. let. d d.lg 196/2003). Quanto riscontrato dai Garanti europei sembra proprio concretizzarsi. Infatti l'analisi ed il trattamento di quei dati coincide proprio con questo: Determinati impieghi della RFID possono costituire una violazione del diritto alla protezione dei dati personali (art. 1 del Codice) ed avere serie ripercussioni sull'integrità e la dignità della persona, anche perché, per le ridotte dimensioni e l'ubicazione delle cd. "etichette intelligenti" e dei relativi lettori, il trattamento dei dati personali attraverso la RFID può essere effettuato all'insaputa dell'interessato. In particolare, come rilevato anche dal Gruppo dei garanti europei (documento di lavoro adottato il 19 gennaio 2005 dal Gruppo costituito ai sensi dell'art. 29 della direttiva n. 95/46/CE), l'impiego di tecniche di RFID, da parte sia di soggetti privati, sia di soggetti pubblici, può determinare forme di controllo sulle persone, limitandone le libertà. Attraverso l'impiego della RFID, potrebbero, ad esempio, raccogliersi innumerevoli dati sulle abitudini dell'interessato a fini di profilazione, tracciare i percorsi effettuati da quest'ultimo o verificare prodotti (vestiti, accessori, medicine, prodotti di valore) dallo stesso indossati o trasportati. (Questo è un estratto del prov. 9 marzo 2005 su RFID). Spesso ACTV menziona un provvedimento del Garante che darebbe un parere positivo su IMOB. Siamo andati a verificare e nemmeno dall'ufficio del Garante sono riusciti a reperirlo. Ma Esiste? Perchè non si trova nulla? Se non riesce a trovarlo l'autorità Garante mi domando dove sia questo fantomatico provvedimento. Il sistema IMOB invia i dati al sistema centrale una volta al giorno attorno alle 2, 3, di notte. In tal situazione si possono vedere le validatrici con la scritta “Scaricamento in corso”. Quindi la gestione dei flussi può essere a livello statistico, ma con IMOB non si è in grado di rispondere alle esigenze in tempo reale. Le suddette gestioni dei flussi evidentemente funzionano così bene che ACTV non è riuscita in anni di IMOB a far rispettare le coincidenze. (Sarebbe da capire quale significato ha il termine "coincidenze" in certi casi). Non vi preoccupare perchè a quanto pare le altre aziende di trasporti del Veneto non hanno intenzione di passare al sistema digitale, eccetto una che è agli inizi, ma non ci sarà l’obbligo di convalida nemmeno li per gli abbonamenti come per ACTV. L’atto di richiesta della tessera smart card di tipo calypso denominata imob è un’identificazione. L’atto della convalida della suddetta tessera è un’identificazione dell’utente nella posizione in cui si trova. Il sistema AVL-AVM rileva la posizione del mezzo e la invia alle validatrici, che sono in grado di correlare i dati della posizione ai dati dell’utente. Per i mezzi acquei le validatrici sono in una posizione prestabilita. (Così come ci è stato confermato dalla direzione dei sistemi informatici di ACTV, si può ritrovare anche nelle documentazioni del sistema). A quanto pare tutto questo sistema di bigliettazione è un metodo di tracciamento dell’utente. Attraverso l'imob si possono tracciare gli spostamenti degli utenti con associazione alla loro identità. Di fatto nel sistema centrale ci sono tutte le nostre convalide, associate al nostro nome ed alla nostra posizione. I dati vengono dissociati successivamente (grazie a dei provvedimenti del Garante, altrimenti la situazione sarebbe stata come a Milano: Li tenevano per sempre). Al momento emerge che non ci sia alcuna differenza di trattamento per chi aderisce o meno alla ricerca di mercato. La gestione dei flussi stessa è una ricerca di mercato. Non diamo il consenso ma siamo tracciati. Adesso parliamo degli atti di convegno di "Club Italia": Emerge analizzando la situazione che tra gli obiettivi proposti ci fosse proprio la pubblicità mirata ed il tracciamento dell'utente. Infatti basta vedere cosa stava succedendo a Milano. (Tenevano tutti i dati associati per sempre). Non è una strana coincidenza? Il sig. Rossi sale sul 12 alla fermata 171 alle 7:36. Scende alla fermata 184 alle 7:49. Il sig.Rossi sale sulla BLU alle fermata Lanza alle 7:54 Scende alla fermata Turati alle 8... ... e così, per tutta la vita del sig. rossi. Ovviamente le alternative per non violare la privacy ci sono e non sono faticose. A quanto pare non sono mai state applicate e nemmeno ricercate. Quindi per controbattere all'obbligo di convalida dell'abbonamento, ma soprattutto per tutelare la nostra dignità, libertà e privacy più di quanto le istituzioni non abbiano fatto fino ad adesso, abbiamo deciso di reagire. Aggiorneremo questo post continuamente con tutte le informazioni. Intanto consigliamo di mandare un esercizio dei diritti ad ACTV per bloccare i propri dati. Il modulo lo trovate su sito del Garante Privacy. Noi scenderemo per le strade a raccogliere gli esercizi dei diritti per spedirli. Troverete in questo post gli aggiornamenti con tutte le informazioni necessarie. Se nel frattempo volete segnalare malfunzionamenti del sistema IMOB ed esprimere il vostro dissenso potete chiamare il numero di telefono: 041/88 76 381 e partecipare alla votazione indipendente. Modulistica:
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Postato il 07/04/2011 alle 00:29 | Scrivi | ( 4 ) Commenti | ( 16 ) Aggiornamenti | Condividi
Tags: imob, privacy, actv, rfid, calypso Categoria: Primo piano Anopticon Visualizza sulla webgui di tramaci.org
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LEGGE REGIONALE SCRIVE:
biglietto = titolo di viaggio = vidimazione abbonamento = documento di viaggio = esibizione all'agente accertatore da cui obbligo decanteto = RECIDIVO ABUSO D'UFFICIO = DENUNCIARE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Tue, 18 Oct 2011 17:49:09 +0200 | User: claudio berti
La legge regionale si riferisce agli abbonamenti SOLO NEL CASO NON SI é IN GRADO DI ESIBIRLO AL VERIFICATORE. Il fatto che un abbonamento valido l'ACTV da un tempo di 40 minuti e in caso ci si trova a bordo del battello (che non ha il palmare)non si è in grado di convalidarlo divenendo di fatto fuori legge è una truffa al danno dell'utente che ha il titolo di viaggio valido. Qui deve intervenire l'Amministrazione Comunale.
Tue, 05 Jul 2011 17:58:10 +0200 | User: danilo
Quanto costa questo nuovo sistema elettronico rispetto al vecchio abbonamento su cartoncino che non aveva bisogno di alcuna manutenzione?
Qual'è stata la necessità di un così forte aggravio di costi che verrà scaricato sull'utenza. Quali sono le ditte che lavorano su questi deliranti progetti?
Fri, 15 Apr 2011 14:08:18 +0200 | User: g
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Spett. Sindaco del Comune di Venezia
Ca' Corner – San Marco 2662 - 30124 VENEZIA
* * * * *
Spett. Procura della Repubblica di Venezia, San Marco 104 – 30124 VENEZIA
* * * * *
p.c. Spett. ACTV, Isola Nova del Tronchetto, 32 – 30135 VENEZIA
* * * * *
Oggetto: ricorso al verbale di accertamento n.092759/NVV del 30/08/2011 ; sospetta errata
interpretazione e sospetto abuso d'ufficio in riferimento alla L.Reg. N°25 del 30 ottobre 1998
art. 37 e 39; sospetta violazione della privacy rif. Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196
* * * * *
Spett. Sindaco,
p r e m e s s o c h e :
A) Il sottoscritto ***, è titolare della tessera IMOB n.*** e in possesso di
abbonamento nominativo, fatturato ed in corso di validità, definito per 2 linee
(navigazione e terraferma), sempre esibito all'agente accertatore richiedente.
B) l'art.37 della L.reg. 25/1998 ai commi 1 e 4 discerne volontariamente e chiaramente
specifica la differenza dei termini “titolo di viaggio” e “abbonamento nominativo”
C) l'art.37 al comma 1 obbliga gli utenti a munirsi di valido titolo di viaggio , ad
obliterarlo e convalidarlo anche all'inizio di singola tratta del viaggio [... omissis].
D) l'art. 37 al comma 4 impone le sanzioni di cui ai commi 2 e 3 solamente, e ripeto
solamente, nel caso in cui: “ l'utente titolare di abbonamento nominativo non sia in
grado di esibirlo all'agente accertatore”, come pure ben descritto a tergo del verbale.
E) L'art.37 continua, evidenziando e citando “l'abbonamento nominativo” non in qualità
di generico “titolo” bensì specificandolo meglio e rafforzandolo, conferendogli il valore di
“documento di viaggio” ; l'abbonamento nominativo perciò non è un semplice “titolo
di viaggio” di breve durata e tratta metrica, bensì è il documento di identità dell'utente
che lo rende idoneo al viaggio nei limiti temporali definiti dal contratto.
F) Il giorno 30/8/2011 l'agente accertatore matr.8460, basandosi sulla L.Reg n.25/2008
ma ignorando la differenza da essa stabilita tra “titolo di viaggio” e “abbonamento”,
emetteva verbale n.*** /NVV con causale cod.10 (mancata convalida singola tratta)
che però, per la L.reg.25/'98, è applicabile solo ai “titoli di viaggio”.
G) ACTV spa (d'ora in poi denominata ACTV) ha munito gli accessi dei pontili d'imbarco di
apparecchi elettronici che, allo “sfioramento” del “titolo di viaggio” o dell'
“abbonamento” emettono: (E.a) segnale sonoro monotono (detto “bip”) percepibile a
40cm di distanza a soli 60÷65db (circa) di pressione sonora; (E.b) luce a bassa
intensità luminosa; (E.c) nota descrittiva con cristallo liquido.
H) ACTV, al momento dello sfioramento dell'apparecchio elettronico, forse memorizza il
codice della tessera (e quindi le generalità dell'utente) e magari conserva tale
informazione a tempo indeterminato, anche ad insaputa degli utenti stessi che
diventano controllati nei tempi e punti d'imbarco.
I) ACTV, impiegando l'apparecchio elettronico descritto al punto G, non rilascia alcuna
comprova e/o attestazione tangibile e/o scritta (stampa, timbro, descrizione e/o
bollino), né regolarizza l'accesso a pontile o mezzo per esempio con cancelli o tornelli.
J) ACTV non munisce di dispositivo di verifica il mezzo o il personale di bordo; solo
univocamente, tramite i propri “agenti accertatori” muniti di dispositivo elettronico
portatile, dimostra di esser l'unica a saper e poter accertare l'avvenuto sfioramento.
* * * * *
Tutto ciò premesso, il sottoscritto
e v i d e n z i a c h e :
I. ACTV, ai sensi della L.Reg. n.25/1998 artt. 37 e 39, può esigere la “convalida” del
“titolo di viaggio” (vulgo: “biglietto”) ma non può, né deve, estendere la definizione di
“titolo di viaggio” a ciò che invece è propriamente definito “abbonamento” dalla Legge
Regionale stessa.
II. ACTV , ai sensi della L.Reg. n.25/1998 artt. 37 e 39, può solo rilevare infrazione al
titolare di abbonamento nominativo qualora esso non possa esibirlo all'agente
accertatore; ACTV rilevando infrazione sui presunti “mancati sfioramenti” dell'abbonato
potrebbe dimostrare di esser motivata dall'esigenza di “far cassa” similmente a quanto
è avvenuto per i “T-RED”, pur conscia di quanto poi è purtroppo conseguito.
Mitt. Per.Ind. *** Castello **** – 30122 Venezia – mob **** – pag. 2 di 2
III. ACTV dà all'utente mezzi di verifica poco adatti in quanto: (III.a) il rumore di fondo
diurno soffoca il “bip” emesso dall'apparecchio elettronico, il cui monotono si confonde
con altri rumori simili; (III.b) la spia luminosa dell'apparecchio elettronico è facilmente
oscurata dalla luminosità diurna; (III.c) il cristallo liquido della nota descrittiva è poco
contrastato (carattere grigio chiaro su fondo tenue).
IV. ACTV obbliga l'utente all'azione di “sfioramento” che è soggettiva ed approssimata
(forse più adatta all'apricancello che alla validazione) se confrontata alla diversa azione
calibrata ed oggettiva, definita per esempio dall'introduzione della tessera in una
fessura (come si fa a per es. a Milano e nelle metropoli del mondo).
V. ACTV, spesso non regolarizza e/o limita l'accesso ai pontili o ai mezzi con i tornelli né dà
modo all'utente di verificare la propria condotta e la buonafede.
VI. ACTV con propri mezzi e agenti accertatori verifica l'avvenuto sfioramento in modo
univoco ed arbitrario, pure con disarmante resoconto verbale; inoltre l'agente
accertatore non dà all'utente il riscontro cartaceo (scontrino meccanizzato) di quanto
legge ed afferma.
VII.ACTV redige il verbale con il testo della Legge Reg. n.25/1998 e succ. modifiche, ma lo
fa con interpretazione arbitraria e coercitiva, pure attuando provvedimenti non prescritti
dal dettato legale.
VIII.ACTV pare che non rispetti l'obiettivo della L.Reg. n.25/1998, che è la semplificazione,
in questo caso facilitata dal rapporto fiduciario che si instaura tra l'azienda e l'utente
abbonato titolare del documento di viaggio che lo eleva a utente di fiducia; nel merito,
si evidenzia che il “titolo di viaggio” è di grado inferiore all'abbonamento e destinato
all'utente occasionale e spesso sconosciuto.
IX. ACTV essendo praticamente l'unica in grado di asservire il cittadino negli spostamenti (a
Venezia sono impraticabili i mezzi privati di spostamento veloce, in quanto le ruote non
sono ammesse e non vi sono parcheggi scambiatori per imbarcazioni) è praticamente in
regime di monopolio e di prevalente forza di controllo delle persone e degli spostamenti,
perciò il volontario mancato sfioramento dell'abbonamento, in taluni casi, può esser
indotto dalla legittima difesa per il diritto alla privacy dell'utente.
X. ACTV nel redigere il verbale n.*** ha moralmente e fattivamente obbligato il
sottoscritto a redigere i presenti scritti difensivi con diligenza e perizia tecnica .
* * * * *
Tutto ciò premesso ed evidenziato, il sottoscritto
c h i e d e :
1. l 'annullamento del verbale ACTV n.***/NVV fondato sulla L.Reg.n.25/1998
artt. 37 e 39 causale n.10, però inapplicabile allo specifico abbonamento.
2. Il resoconto di tutte le tratte percorse dal sottoscritto dal 1 aprile 2011 di cui ACTV
abbia notizia o memoria, affinché il sottoscritto possa conoscere informazioni personali
ad esso ignote ma forse ben note a terzi.
3. La ricezione di scontrino ufficiale , attestante quanto forse descritto ed evidenziato
dell'apparecchio di verifica portatile dell'agente accertatore matr.8460 che dichiarava a
voce, il presunto mancato sfioramento del 30 agosto 2011.
4. che le autorità competenti possano assicurare che ACTV abbia correttamente
interpretato e rispettato: la Legge Regionale n.25/2008 e il Decreto legislativo 30
giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali; che ACTV si sia
dotata ed abbia dotato gli utenti di idonei mezzi biunivoci per l'abilitazione al viaggio
atti a garantire la trasparenza.
5. L'adeguamento, delle apparecchiature elettroniche di validazione : aumentando il “bip”
rispetto al rumore di fondo; migliorando la luminosità diurna, la leggibilità, l'attivazione.
6. Il riservo, relativo al risarcimento, da computarsi secondo tariffa legale, per: a) il tempo
impiegato a redigere gli scritti difensivi; b) il tempo trascorso il 30 agosto 2011, in
orario di ufficio, con gli agenti accertatori; c) del tempo perso a “sfiorare” il proprio
abbonamento ad ogni tratta finora percorsa dal 1° aprile 2011; d) i danni morali subiti.
* * * * *
Venezia, 31/08/2011, il sottoscritto richiedente: per.ind. ***
* * * * *
Allegata: copia del verbale n.***/NVV del 30/08/2011
* * * * *
PS. PER TUTTA RISPOSTA, SENZA ATTENDERE IL RICORSO ACTV MI HA MANDATO MULTA DOPPIA, CHE HO PAGATO PER CHIUDERE VICENDA MA MI SONO RISERVATO IL RECUPERO DEL CREDITO, ASPETTO EVOLUZIONI E ESITI . CIAO