Dopo diverso tempo burocratico finalmente il Garante Privacy ha risposto per iscritto al progetto Anopticon. Il Garante richiede di individuare meglio i responsabili delle telecamere ed allo stesso tempo fa notare come gli siano sfuggiti importanti indizi sui responsabili degli impianti di videosorveglianza più grandi.
Ovviamente non s’intende dire che il Garante attui alcun favoreggiamento, piuttosto si sta aprendo una comunicazione per individuare meglio i responsabili dei singoli casi. Vista la natura amministrativa del Garante si è deciso di procedere inviando tutto l’incartamento alla procura della Repubblica di Roma assieme alle denunce del progetto per consentire di creare un dialogo in modo da permettere al Garante di agire e all’autorità giudiziaria di agire nelle situazioni in cui il Garante non può farlo.
Abbiamo aperto una collaborazione con il Garante per controllare i casi specifici anche su richiesta.
Per organizzarci meglio abbiamo creato una mailing list per il controllo delle telecamere. Prossimamente sarà deciso se utilizzare metodi crittografici come PGP per impedire che i responsabili della sorveglianza possano mettersi ai ripari intercettando le comunicazioni attraverso le mail (vista la natura del protocollo SMTP), considerando che potrebbero essere comunicate informazioni atte a coordinare le ispezioni per conto delle autorità.
Ora è in atto il coordinamento per una seconda fase del progetto anopticon (non di tramaci.org), per passare alle azioni di tipo legale.
Nel frattempo, caso per caso, saranno fatte le opportune verifiche ed i controlli con tutte le relative denunce.




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